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feb
19

Paris, Fanchini e Moelgg, le tre medaglie italiane di Schladming 2013

Credits: Pentaphoto

I Campionati del Mondo di Schladming si sono conclusi due giorni fa e hanno regalato all’Italia due medaglie d’argento (Dominik Paris e Nadia Fanchini in discesa libera) e una di bronzo (Manfred Moelgg in gigante).

Dominik Paris, già vincitore della discesa libera di Bormio e Kitzbuehel, partiva tra i favoriti e con la sua prova sulla Planai ha confermato non solo la sua ottima forma, ma anche di saper reggere bene la pressione. «È una grande soddisfazione, ho sciato bene. Ho rischiato un po’ nell’ultimo tratto ma si deve essere al limite per vincere le medaglie. Ho dato tutto, sennò non vinci niente. È andata molto bene», ha dichiarato ai microfoni di RaiSport al termine della sua prova.

Credits: Pentaphoto

Splendida gara, e una meritata medaglia d’argento, anche per Nadia Fanchini. Dopo lunghi periodi di sofferenza derivanti da una serie di infortuni che hanno condizionato la sua carriera, l’atleta bresciana è tornata sul podio e questa sua vittoria la fa guardare al futuro con ancor più fiducia e speranza. «Un sogno che si avvera. Non ci credo, sono senza parole. Non ho mai mollato, anche quando le sfide sembravano durissime. Bisogna sempre crederci. Questa medaglia significa tantissimo per me. Non avrei mai pensare di tornare sul podio, sono veramente contenta», ha commentato un’emozionatissima Nadia.

 

Credits: Pentaphoto

La terza medaglia italiana è il bronzo di Manfred Moelgg in super gigante. Davanti a lui solo uno spettacolare Ted Ligety (medaglia d’oro in gigante, combinata e SuperG) e uno scatenatissimo Marcel Hirscher (oro in slalom e argento in gigante). “All’inizio ho commesso un errore grave e ho rischiato davvero molto. Ma mi sono ripreso e mantenendo la calma sono riuscito a dare il massimo. Per me è una grande medaglia ed una grande emozione” ha dichiarato Moelgg. Era dal 1996, con l’oro di Alberto Tomba in Sierra Nevada, che l’Italia non portava a casa una medaglia in gigante.

Il mondiale di Schladming è stato un trampolino di lancio per Sofia Goggia, quarta in SuperG dietro atlete del calibro di Tina Maze, Lara Gut e Julia Mancuso. Bergamasca, 20 anni e al suo primo Mondiale, la Goggia è stata vicinissima al podio nella prima giornata di gare, quella durante la quale gli organizzatori (causa maltempo) hanno dovuto posticipare la partenza di quasi quattro ore e per ben tredici volte.

Il SuperG femminile di Schladming verrà ricordato anche per la rovinosa caduta dell’americana Lindsey Vonn, che ha riportato la rottura del legamento crociato del ginocchio destro e una frattura del piatto tibiale. L’atleta è stata sottoposta ad un’operazione, che è avvenuta con successo. Infortunio al ginocchio e una stagione 2013 finita anche per il norvegese Kjetil Jansrud, caduto durante il SuperG.

Un Mondiale entusiasmante quello di Schladming, che ha visto una grandissima partecipazione dei tifosi in parterre e tribuna e che ora ha passato il testimone a Vail – Beaver Creek, dove si terranno i prossimi Mondiali di sci nel 2015.

Riprende ora la Coppa del Mondo e il prossimo appuntamento con la discesa libera maschile è fissato per sabato 23 febbraio, a Garmish-Partenkirchen.

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