LA VALTELLINA E LO SCI

ALTA VALTELLINA – UN LIBRO DI STORIA DELLO SCI

Soltanto la Valtellina può vantare due veri “templi” della discesa nello spazio di pochi chilometri, la “Stelvio” a Bormio e la “Deborah Compagnoni” a Santa Caterina Valfurva. Templi perché per tutti gli uomini jet vincere su queste rappresenta una vera tesi di laurea e basta scorrere gli albi d’oro per capire che sulla nostra neve è stata scritta la storia. Perché lo sci in tutte le sue manifestazioni è nel dna della Valtellina, lo è sempre stato grazie a splendide montagne che hanno plasmato campioni come Deborah Compagnoni.

Le montagne ci sono sempre state lì, ma il vero ingresso della Valtellina sul palcoscenico dello sci mondiale risale agli anni Ottanta, quando sulla Stelvio di Bormio andò in scena la prima edizione delle World Series, una grande manifestazione che però rappresentava solo la prova generale dei Campionati Mondiali di Sci Alpino del 1985. Un’edizione memorabile della rassegna iridata che consacrò nella leggenda lo svizzero Pirmin Zurbriggen. E subito si capì che la Stelvio non era una pista qualunque, ma un vero campionario di tutte le difficoltà che un discesista lanciato oltre i 100 km/h poteva affrontare. Perché per domare questa pista non bastano la tecnica e la forza, ma ci vuole pure il coraggio visto che non è mai possibile vincere per caso.

E non meno appassionanti sono state le Finali della Coppa del Mondo 1995 che consacrarono vincitore Alberto Tomba, giorni indimenticabili per decine di migliaia di appassionanti che a Bormio e dintorni vissero momenti di felicità pura per la consacrazione del talento del leggendario bolognese. Poi ancora i Mondiali 2005 illuminati dallo statunitense Bode Miller, dall’austriaco Benny Raich, dalla croata Kostelic e dalla svedese Pearson. Sino alle finali della Coppa del Mondo 2008, che dimostrarono ancora una volta alla Fis il potenziale della Valtellina anche in stagioni di poca neve.

La pista Deborah Compagnoni di Santa Caterina è invece più giovane: è stata realizzata per ospitare le prove femminili dei Mondiali 2005, accanto alla storica Cevedale che ospitò i Mondiali 1985. Due anni fa è stata adattata alle prove maschili. E’ stata alzata la partenza, sono state sfruttate tutte le potenzialità tecniche del monte Sobretta e si è badato ad aumentare la sicurezza in considerazione della velocità degli attuali materiali. E subito ci si è accorti che pure questa pista aveva caratteristiche di altissimo contenuto tecnico e spettacolare. Una vera culla di emozioni, e lo sarà anche quest’anno.

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