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Nella notte di Bormio splende la stella Neureuther

Credits: Marco Andreola - flashphoto.it

Il talentuoso tedesco stavolta vince il duello di Coppa del Mondo con Marcel Hirscher – La Stelvio porta di nuovo fortuna a Manny Moelgg che conquista il terzo gradino del podio in slalom – Formidabile seconda manche del giapponese Naoki Yuasa quarto davanti allo svedese Hargin – Undicesimo Patrick Thaler

di Claudio Pea

Ognuno tira acqua al suo mulino: Hannes Wallner, allenatore dei tedeschi, ha tracciato la seconda manche dello speciale di Bormio e il suo gioiello, Felix Neureuther, l’ha ripagato vincendo il suo quinto slalom di Coppa del Mondo e l’ennesimo duello con il suo eterno rivale Marcel Hirscher. L’austriaco nella prima discesa sulla Stelvio aveva preceduto il tedesco figlio d’arte, e cioè di due campionissimi del valore assoluto quali erano Christian Neureuther e Rosi Mittermaier, di appena un centesimo di secondo. Sembrava insomma che si ripetesse quel che è successo l’anno scorso ai Mondiali di Schladming quando Hirscher conquistò l’oro e Neureuther l’argento. D’accordo, Wallner gli ha disegnato un percorso tra i paletti svelto e adatto al suo grande talento, però nessuno, a parte lo scatenato giapponese Naoki Yuasa, è andato forte come lui nella parte iniziale e più ripida della pista. Un successo dunque meritatissimo che esalta una volta in più le qualità di uno degli slalomisti più belli a veder sciare.
Le gare in notturna hanno tutto un loro particolare fascino e quella nella notte valtellinese non è stata da meno: molto spettacolare e tutta da godere da cima a fondo dalle tribune gremite del parterre d’arrivo tra le prime case di Bormio. In tribuna c’era anche Deborah Compagnoni con la sua primogenita, la dolce Agnese. E tutte e due hanno fatto un tifo pazzesco per gli azzurri e in particolare per Manfred Moelgg che con un finale di gara a dir poco travolgente è risalito dal sesto posto al terzo riconquistando il podio in slalom un anno dopo Adelboden.
Nella notte dell’Epifania, che tutte le feste porta via, la Befana della Coppa del Mondo ha regalato allo sci italiano un’altra gradita pagina tutta da leggere e da godere. Già nella prima discesa il fratello maggiore di Manuela aveva del resto dimostrato di avere raggiunto uno stato di forma di nuovo brillante e, se aveva perso quasi sei decimi da Hirscher e Neureuther, forse è stata colpa del numero di pettorale, il più alto tra quelli estratti tra i primi sette dello slalom, ma lui questo non l’ha detto perché l’altoatesino è un ragazzo schietto che non accampa scuse. A trentun’anni Manfred è tornato così ad essere il numero uno degli slalomisti azzurri proprio sulla pista dove nelle finali di Coppa del Mondo del 2008 aveva conquistato dopo Thoeni, Tomba e Rocca la prestigiosa Coppa di specialità.
Non è stato facile per nessuno nella seconda manche fare meglio dell’incredibile giapponese Naoki Yuasa che stava per bissare la notte magica dello scorso inverno quando nello speciale di Madonna di Campiglio conquistò il terzo posto sul podio recuperando la bellezza di diciannove posizioni. Difatti ventesimo dopo la prima discesa è rimasto leader della gara fino a quando non è sceso proprio Moelgg e i due superbig, Neureuther e Hirscher. Ha chiuso comunque al quarto posto davanti allo svedese Matias Hargin e al francese Jean-Baptiste Grange.
Peccato che Christian Deville è volato fuori pista a metà della seconda manche quando comunque aveva già accumulato un ritardo di oltre un secondo da Yuasa. E peccato che Patrick Thaler, comunque undicesimo, non sia stato capace di cambiare marcia sul piano e nel tratto finale che si lasciava invece affrontare con molta rapidità. Così come dispiace anche che Stefano Gross, che sulla Stelvio soltanto una settimana fa aveva conquistato il titolo italiano di slalom, abbia pasticciato e compromesso tutto già nella prima discesa.
Normalmente quando Marcel Hirscher arriva in fondo allo slalom lo vince. Così è stato a Levi, dove ha trionfato, e così è stato in Val d’Isère dove eccezionalmente ha saltato una porta. Stavolta nel terzo slalom stagionale però ha trovato pane per i suoi denti e si è inchinato ai piedi di uno straordinario Neureuther. Comunque sia, era arrivato a Bormio per limare il suo ritardo nella classifica generale di Coppa del Mondo da Atle Lund Svindal e ci è riuscito in parte. Difatti ha quasi dimezzato il suo ritardo di punti avvicinandosi a 115 dall’asso norvegese che qui, il 29 gennaio, ha vinto la discesa libera dello Stelvio. Tanto più che prima dei Giochi di Sochi sono in programma la bellezza di altri quattro slalom che potrebbero permettere al fuoriclasse austriaco di sorpassare Svindal. .

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