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C’è chi dice Miller, c’è chi sogna Fill

Domattina la discesa sula Stelvio con gli azzurri tra i protagonisti – Il pronostico di Christof Innerhofer – Tra i favoriti oltre all’americano e all’altoatesino anche l’austriaco Hannes Reichelt, vincitore della passata edizione, e il leader di Coppa del Mondo, Aksel Lund Svindal

di Claudio Pea

BORMIO, 28 DICEMBRE 2013 – Eccezionalmente l’anno scorso a Bormio hanno vinto in due. Dominik Paris domani darà forfait: ha ancora un polpaccio ammaccato e non vuole rischiare nell’anno olimpico. L’altro, Hannes Reichelt, invece ci sarà e pure oggi, nella seconda giornata di prove cronometrate della discesa di Coppa del Mondo, è stato tra i più veloci “su una pista più veloce di ieri”. Solo Erik Guay, il funambolico canadese trionfatore nell’ultima libera in Val Gardena, l’ha battuto di una manciata di centesimi di secondo. Eppure, a sentire Christof Innerhofer, che non ha peli sulla lingua, altri sono i favoriti della discesa sulla mitica Stelvio. “Mi chiedi tre nomi? E io te li faccio subito: nell’ordine Bode Miller, Peter Fill e Aksel Lund Svindal”. E Reichelt? “Sì lo so, qui ha vinto l’anno scorso, ma tu vuoi sapere i primi tre e io te li ho detti. Comunque appena giù dal podio c’è lui, facciamo quarto, e Guay quinto”. E tu? “Non è mai bello parlare di se stessi. Io sto bene, sono in forma e non importa se domani arrivo decimo, quindicesimo o terzo. Nello sci bisogna essere anche fortunati. Specie su questa pista che non ti permette di sbagliare mai. Però prima o poi arriverà anche per me un buon risultato. Magari il podio. Se non qui, a Wengen o a Kitzbühel”. E perché no a Sochi? Questo in verità è il vero obiettivo suo e di tutta l’italjet. Nessuno lo dice, ma tutti lo pensano.

Hanno tentato tutti di nascondersi nelle prove cronometrate di mezzogiorno. Addirittura Miller si è rialzato subito dopo il salto che vola sul traguardo. Qualcuno nell’ultimo tratto si è aperto addirittura a spazzaneve. Perché, come dice quel furbacchione di Innerhofer, “non conta arrivare primi in prova. Però ieri ho dimostrato a tutti di saper sciare come voglio io e so fare io quando il tracciato è particolarmente difficile come questo”. Oggi in verità l’altoatesino ha sbagliato la seconda porta dopo la Rocca da dove domani di nuovo si partirà e come è stato anche nelle edizioni del dicembre 2006 entrambe vinte dall’austriaco Michael Walchhofer. In una delle due libere Peter Fill è arrivato alle sue spalle battuto di un nonnulla. Anche oggi il simpatico sudtirolese è stato il migliore degli azzurri e di gran lunga il più veloce di tutti dal secondo al quarto intermedio. Poi anche lui si è rialzato e in completo relax agonistico ha tagliato il traguardo.

Gli ricordiamo il pronostico di Innerhofer e lui chiede una penna: “Grazie, sono pronto a firmare subito per il secondo posto”. Sempre secondo? “Ma sì, anche se si può sempre far meglio. La pista mi piace da impazzire. Oggi era più veloce di ieri, più compatta e dura. Qui è molto facile sbagliare e chi sbaglia di meno vince. Siamo comunque una squadra molto forte. Peccato che manchi Dominik ma faremo lo stesso un’ottima prestazione. Speriamo che stanotte non nevichi troppo”. In effetti è assai probabile che gli organizzatori di Bormio anche oggi dormiranno poco, ma, grazie alla loro formidabile esperienza, la discesa del ventennio si farà.

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