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Bode Miller, il ritorno del cowboy sulla Stelvio

Bode MillerI risultati qui

Intervista esclusiva al campionissimo e alla sua Morgan – A Bormio il fuoriclasse del New Hampshire ha già vinto nel 2007 e ai Mondiali del 2005 e domani punta a tornare a salire sul podio di Coppa del Mondo anche in discesa dopo il secondo posto nel gigante di Beaver Creek

di Claudio Pea

BORMIO, 28 DICEMBRE 2013 - Non ha proprio voglia di mollare Bode Miller. Lo ha dimostrato ieri e oggi nelle prove della discesa di domani sulla mitica Stelvio: ieri il secondo miglior tempo, a soli venti centesimi da Christof Innerhofer, oggi quinto rialzandosi a due porte dal traguardo mentre la bella Morgan se lo mangiava con gli occhi accecati dal sole. Eppure il più gettonato di tutti i campioni del circo bianco non è particolarmente euforico in questi giorni di vigilia di una libera che l’ha visto sempre protagonista e vincitore nel 2007 e ai Mondiali del 2005. “La stagione non va esattamente come vorrei, ma sto facendo un progresso dietro l’altro” ha dichiarato la superstar a stelle e strisce al parterre d’arrivo subito dopo aver affidato i suoi sci alla moglie. “Sono però molto contento di esser tornato a correre a Bormio: è una pista che mi piace, qui ho già vinto. Per me è sempre e comunque una grande sfida, perché il tracciato è duro, impegnativo, stressante con molti tratti tecnici e parecchio difficili. Spero solo che il tempo domani sia se non buono almeno accettabile”. Difatti stanotte è prevista una perturbazione nevosa abbastanza consistente, non magari della stessa intensità di quella che a Santo Stefano ha messo a disagio l’intero arco alpino, ma per fortuna non i fantastici responsabili della pista Stelvio sotto gli ordini del direttore gara Massimo Rinaldi.

I cattivi e gli incompetenti lo avevano dato per finito almeno già due volte. La prima fu nel 2009, al termine di una stagione deludente: niente podio in Coppa del Mondo e nessuna medaglia ai Mondiali di Val d’Isère. Lui li lasciò dire, si prese il suo tempo e preparò la rivincita, che arrivò puntuale l’anno seguente. Alle Olimpiadi di Vancouver, Bode mise tutti a tacere, guadagnandosi un bel tris di medaglie: oro nella supercombinata, argento nel superG e bronzo nella libera. Poi la fortuna gli ha voltato di nuovo le spalle: un’operazione al ginocchio sinistro nel febbraio 2012 lo aveva infatti costretto a saltare i Mondiali di Schladming e a restare lontano dalle piste per ben venti mesi. I gufi, di nuovo, sentenziarono allora che non c’era per lui più storia. E così di lui si cominciò a parlare d’altro.

Il cowboy cresciuto in Franconia, New Hampshire, con una coppia di genitori hippy, ha intanto scoperto Twitter ed è con un cinguettio che la mattina del 7 ottobre dello scorso anno ha annunciato il matrimonio con la bella modella ed eccellente giocatrice professionista di beach volley, Morgan Beck, 191 cm senza tacchi, tre più di Bode. La cerimonia si svolse la sera stessa dell’annuncio, in forma strettamente privata, sulla sua barca ancorata al largo di San Diego. Il matrimonio che va a gonfie vele non ha impedito a Bode Miller di lavorare sodo per tutta la scorsa estate sino a recuperare la completa condizione fisica, grazie anche al suo nuovo allenatore, l’ex trainer del pugile Manny Pacquiao, Gavin Mac Millan, che gli ha fatto perdere dieci chili tondi tondi. Prova ne sia che è tornato in pista a fine novembre sulle nevi di Lake Louise in Canada dove bene o male so è difeso con il sedicesimo posto nella libera vinta da Dominik Paris e con il ventitreesimo nel superG dominato da Aksel Lund Svindal. L’8 dicembre poi, in patria, a Beaver Creek l’esplosione con l’inatteso ritorno sul podio: secondo addirittura nel gigante dietro a Ted Ligety. Una rivincita contro tutto e tutti. Perché Bode è Bode, sempre il numero uno. Difatti anche ieri i primi gridolini di entusiasmo e i primi applausi del pubblico delle tribune di Bormio sono stati tutti per lui.

Bormio gli ha sempre portato fortuna. Ha vinto nel 2007 e prima ancora ai Mondiali del 2005. Si capisce che ci tiene e che è pronto a osare. “Siamo arrivati a Bormio la mattina di Natale” ha confidato sorridente la sua gentil consorte. “Piovevanon si vedeva niente e il tempo era bruttissimo. Poi, il mattino seguente, quando ci siamo svegliati abbiamo aperto la finestra del nostro motorhome: c’era il sole e ho pensato wow, qui è davvero tutto fantastico”. Morgan segue Bode dappertutto, soffre e si entusiasma con lui. “Oh, guardarlo scendere nelle giornate in cui è in vena è bellissimo: una cosa incredibile, eccitante anche se mi viene un tuffo al cuore quando lo vedo saltare per trenta metri come sul traguardo della Stelvio”.

Prossimo obiettivo, le Olimpiadi 2004 di Sochi: sarà la sua quinta Olimpiade. Poi, chissà, magari penserà sul serio al ritiro. Intanto, facendo in fretta due conti, ha vinto tutto quel che poteva vincere: quattro ori e un argento ai Mondiali, cinque medaglie olimpiche (un oro, tre argenti e un bronzo), due volte primo nella classifica generale di Coppa del Mondo, due volte vincitore del titolo di specialità in superG e in combinata e una in gigante. Ce n’è abbastanza per sentirsi appagati, o no? A sentire lui assolutamente no. Ricominciando da domani.

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