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Peter Fill: i favoriti siamo noi, io per primo

Peter Fill - Bormio Downhill World CupResults list here

Nell’odierna sessione di prove della discesa di Bormio i più veloci sono stati Innerhofer, Miller e Svindal – Quattro italiani tra i primi nove a conferma che sulla Stelvio forse ha ragione Fill.

di Claudio Pea

 

BORMIO, 27 DICEMBRE 2013 – Mentre in paese ieri piovigginava, lassù a Bormio 2000 ne è venuta giù tanta di neve. Più di mezzo metro in poche ore. E così gli organizzatori hanno deciso di abbassare la partenza un centinaio di metri più a valle, tanto per capirci al La Rocca, due porte più in basso del Praimont. Tempi allora sotto i due minuti nella prima cronometrata della discesa di Coppa del Mondo. E così sarà domani, nella seconda sessione di prove, e molto probabilmente anche nel giorno della gara che, come da tradizione, si corre il 29 di ogni dicembre ormai da venti anni a questa parte. Per capirci ancor meglio Bode Miller vinse nel 2007 sulla Stelvio con il tempo di 2’00’’57 e l’anno dopo si impose Christof Innerhofer in 2’03’’55. Mentre stamane, sotto un cielo blu dipinto di blu segnato solo dalle scie del drone e dei jet, il più veloce di tutti è stato proprio l’altoatesino di Brunico che ha chiuso in 1’53’’93 su una pista che sarà senz’altro più veloce domenica.

E’ una bella lotta chi tra gli azzurri sia più simpatico. Matteo Marsaglia è senz’altro il più carino, ma questo è un altro discorso anche se potrebbe indispettire Christof e scatenare la sua gelosia. L’ottimismo per esempio di Peter Fill, che è stato il migliore dell’italjet sugli sci in questo inizio di stagione, è senz’altro contagioso quanto divertente. Parlando infatti di quelli che potrebbero essere i favoriti della discesa di Bormio ci ha guardato meravigliando: “Diamine, senz’altro noi italiani, io per primo”. O vogliamo parlare della descrizione che ha fatto Innerhofer della Stelvio? “Nella prima parte della pista pareva di sciare su una neve invernale, cioè fresca e tenera, mentre nella seconda sembrava d’essere a primavera ed è qui che mi sono divertito da matti sul ghiaccio a fare tutte quelle curve molto strette e molto tecniche”. Del resto dalla Carcentina in giù Christof è stato un missile, secondo solo nel salto d’arrivo a Bode Miller che non poteva certo sfigurare sotto gli occhi della sua bellissima moglie.

In simpatia non è secondo a nessuno neanche Werner Heel che ha definito la pista davvero una f***ta pazzesca. In effetti non ha tutti i torti se la maggior parte dei campioni del circo bianco ieri ha raggiunto Bormio pensando che oggi le prove della discesa sarebbero saltate a causa delle abbondanti nevicate in alta quota che hanno messo ko mezze Alpi. Così l’ha pensato anche Aksel Lund Svindal, il leader di Coppa del Mondo che comunque su tutte le nevi e su tutti i pendii è davvero il numero uno. Anche oggi terzo in prova rialzandosi nel finale dopo aver pennellato tre quarti di gara. “Gli organizzatori di Bormio nella notte devono aver fatto i miracoli se stamane la pista era quasi perfetta e molto gradevole alla mia sciata”.

Per esaltare l’ottimismo di Peter Fill, terzo quest’anno sul podio di Beaver Creek sia in libera che in superG, sono state le discese odierne degli altri azzurri. Di Innerhofer si è detto: primo davanti a Miller e a Svindal. Ma poi subito dopo proprio Peter Fill e il sorprendente Silvano Varettoni, quarti con il medesimo tempo. E ancora non bastasse Werner Heel nono. Ben quattro azzurri insomma tra i primi nove nonostante il forfait di Dominik Paris che, a sentire il trentunenne di Bressanone, avrebbe lottato con lui per il successo sulla Stelvio. Certo è comunque che d’ora in avanti queste sono le piste da discesa che tanto piacciono alla squadra di Claudio Ravetto. E cioè, dopo la Stelvio, il Lauberhorn di Wengen e la Streif di Kitzbühel.

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